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Intervista: |
Maurilio Cordone
Studio di Radio One. 1977.
Dal 1986 Radio One ha applicato il primo formato CHR in Europa.
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Domanda:
Maurilio perchè affermi che solo le stazioni radio che applicano un formato sono quelle che ottengono più ascolti... |
Risposta-> Il formato è semplicemente l'applicazione delle regole fondamentali perchè la stazione radio sia sempre riconoscibile e perchè coloro che vi si collegano trovino sempre quello che si aspettano da quella stazione radio.
E' come entrare in un supermercato e cercare un prodotto, non sarebbe facile trovarlo senza la confezione che lo caratterizza e con la quale abbiamo confidenza. Noi comperiamo la confezione, ciò che conosciamo.
Così è per la radio. Non è possibile immaginare un pubblico che spenda un solo secondo a ragionare su cosa valga ascoltare. Ascoltano e basta. Lo fanno per abitudine consolidata negli anni seguendo alcune semplici regole:
- il suono (energia e stile della musica),
- le voci (timbro e stile di linguaggio degli annunciatori),
- dimanismo (basi, sigle e jingles che caratterizzano le diverse fasi di ascolto nel corso dell'ora di trasmissione) a seconda del formato scelto per il proprio target di ascolto.
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Domanda:
...ma cosi si rischia di
parlare ad una cerchia
troppo ristretta di
ascoltatori e perderne
una gran parte.... |
Risposta-> Il formato non è un limite ma un vantaggio.
Una domanda come esempio: trovi più gente fedele a fare acquisti in un negozio di alimentari specializzato o in un supermercato?
E ancora: compreresti il tuo prossimo paio di jeans nel negosio che vende solo una marca o in uno che ne vende dieci diverse, anche se non ha quello specifico modello e anche se delle dieci marche te ne interessa al massimo due?
Il formato è lo strumento che offre la maggiore possibilità di offerta proponibile al pubblico della stazione radio. Lo puoi suddividere in fasce orarie, personalizzare per stile e timbro di voce, "vestirlo" di volta in volta a seconda della stagione e dell'umore della giornata, a seconda che piova o vi sia il sole, ed infine lo puoi modificare quasi totalmente senza perdere la personalità, quindi senza perdere la propria riconoscibilità e quindi il proprio pubblico.
Un esempio pratico per farti "sentire" ciò che voglio rappresentare con un formato: sei al cinema, nella scena madre, al culmine della tensione, arriva una musica che per un minuto accompagna l'azione. Per giorni quella musica ti rimarrà in testa e poco importa che sia di un cantante famoso o di uno sconosciuto. E' l'emozione che ti ha generato che ti resta addosso, ed è quella che io utilizzo quando penso ad un formato radiofonico. Per fortuna noi in Italia non abbiamo i limiti delle stazioni radio Usa.
In America non possono trasmettere ciò che vogliono ma solo ciò che rientra nel loro format, (se sei un format rock non puoi trasmettere più del 10% per ora di genere diverso, come il soul o il jazz). Noi possiamo abbracciare tutto il pubblico con emozioni, stile giochi e promozioni sempre nuove e sempre diverse. L'importante è emozionarli, seguitare a farlo con lo stesso stile senza usare gli stessi dischi e le stesse modalità per troppo tempo. L'importante è confezionare perfettamente ogni elemento di ascolto, realizzare un formato.
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Domanda:
...se è vero quanto affermi,
e io credo che lo sia,
tutte le radio sarebbero uguali e tutte sarebbero le più ascoltate e questo è impossibile... |
Risposta-> E' una osservazione giusta.
Ma non mi sorprende perchè è la domanda che mi sento fare da ogni editore al primo incontro.
Ti do la mia risposta, per la quale prendo in prestito prodotti comuni e usati da milioni di persone come me e te:
La Volkswagen Golf ha lo stesso telaio della Peugeot 307 e della Audi A3, nonchè della Seat Leon.
Stesso telaio, stessa auto = stesso livello di vendite. Niente affatto.
Lo stile che il pubblico riconosce ad una radio rispetto ad un'altra è talmente differente che, pur avendo gli stessi elementi, la prima sarà molto più ascoltata e famosa di tutte le altre che usano gli stessi impianti, processori, dischi e jingles. A volte è talmente diversa la percezione che si ha di una radio per il solo fatto di ritrovare in onda una voce personale e caratterizzante (magari stridula e che non bada alla dizione) ma piccante e sveglia nel linguaggio, tanto da far sembrare tutti gli altri impostati e dallo stile vecchio, come fossero dei vecchi attori di teatro che, per darsi un tono, parlano correttamante al microfono della radio ma non sono capaci di esprimere emozioni e di coinvolgere il proprio pubblico.
Quasi sempre le radio che posseggono tali personalità diventano la Golf dell'esempio sopra e vincono su tutte, network compresi. |
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Domanda:
...questo significa che la personalità
al microfono è
molto importante per la riuscita di un buon formato? |
Risposta-> Questo significa che un formato è necessario per ogni radio, soprattutto se è piccola e possiede pochi mezzi economici.
Il formato ha lo scopo di scrivere la personalità della stazione radio e di fare in modo che, per gli elementi possibili, siano applicate tutte le strategie fondamentali affinchè la radio abbia una propria personalità. Realtà come Radio Globo di Roma, una dance station mixata e con minima presenza di speakers al microfono, o del fenomeno di alcuni anni fà di Italia Network, basata sulla velocità e sul linguaggio dei suoi promos più che sulle voci in diretta, ne sono una riprova. Non a caso Radio Subasio raggiunge livelli di ascolto di oltre un milione e mezzo di ascoltatori al giorno. Cifre che molti network nazionali possono solo invidiare. Sono risultati che provengono da una personalità e il formato altro non è che l'applicazione severa della personalità e di ciò che la costituisce, linguaggio e voci incluse, quando disponibili. |
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Domanda:
...per concludere
tu quale formato prediligi tra tutti i possibili in Italia? |
Risposta-> La risposta è condizionata dalla regione, o regioni, dove il formato si applica. Nelle Marche, dove vivo, un formato aggressivo avrebbe vita corta mentre un formato molto dinamico, con alcune pause piuttosto lunghe dedicate all'intrattenimento del proprio pubblico al telefono per premiarlo con vincite e anteprime di spettacoli, potrebbe essere il formato ideale.
Un mix di stile e apparente modestia nei dialoghi dal vivo (al telefono), per una regione che in fondo ha un pubblico più "pretenzioso" che nella vicina Romagna, un pubblico che un pò che se la tira, come quello Toscano, Ligure e Abruzzese. Quindi suono energico, che crea dinamismo, e linguaggio secco e disponibile, ma con sequenze rapide, tranne quando devi valorizzare il tuo pubblico che ti chiama al telefono per sfoggiare la sua capacità di comunicare con te, e mai per la ragione per cui ti chiama, cioè vincere il premio in palio. |
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Per maggiori informazioni su come realizzare un formato scrivi a: radioone(@)you-can.it |
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